© Silvana Di Cristofano | info@silvanadicristofano.it- Tutti i diritti riservati
Mira il lago
ma non lo vedo
dopo faggi e qualche leccio
mi specchio.
Lupi, volpi
carpe, lucci
fra ciavarre e montoni
giace un vecchio.
Si tuffa il primo
segue il secondo:
fra Campania e Molise
segnano il confine.
L’uno è “una signora cima”
l’altro nome ricorda una gallina.
L’acqua invade canne e giunchi:
è la neve che si scioglie.
L’Appennino è quello sannita
SS 158 dir.
Arriva dalla valle del Medio Volturno
o va al lago o va al Perrone.
Qui il cacio lo mettono appeso
è buono sodo, è buono sciolto!
Se non è quello, è pecorino
non manca mai sui cavatelli.
Sorge quindi una cappella
il cui Santo è un Arcangelo.
Monterone poi la Gola
l’acqua è fresca a Santa Maria.
Mi disseto alle Tre Fontane
buttando l'occhio al vicino altare.
Tutto questo è già poesia
è del posto, mica è mia?
Matese, Campania - Estate 2021
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